Al Ridotto del Mercadante dall’11 al 17 febbraio
in scena Oro a Forcella
con la regia di Alessandra Cutolo
terzo debutto del ciclo dei cinque spettacoli tratti dai racconti di
Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese
nell’ambito dell’omonimo progetto a cura di Luca De Fusco
prodotto dal Teatro Stabile di Napoli

Dopo Un paio di occhiali e Interno familiare continua con il debutto di Oro a Forcella affidato alla regia di Alessandra Cutolo – in scena da lunedì 11 a domenica 17 febbraio al Ridotto del Mercadante – il ciclo di allestimenti dei racconti del volume Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese.
Interpreti dello spettacolo sono Antonella Attili, Toti Carcatella, Flora Faliti, Anna Patierno. I costumi sono firmati da Zaira de Vincentiis; il disegno luci è di Gigi Saccomandi.
A partire da Oro a Forcella – l’episodio al Monte dei Pegni del Banco di Napoli di via San Biagio dei Librai al quale appartiene il “passaggio” sul “mare” che titola la raccolta – lo spettacolo presenta inoltre, su drammaturgia della stessa Alessandra Cutolo, brani tratti da Corpo celeste, Il cardillo addolorato, L’iguana e Da Moby Dick all’Orsa Bianca, sempre di Anna Maria Ortese, e frammenti di testi elaborati dalle donne-attrici presenti nello spettacolo provenienti dal laboratorio “Piazza bella piazza” del Quartiere Forcella.
Lo spettacolo:
“Una fila di donne. In attesa del loro turno. Al banco dei pegni. Un banco pegni di oggi. Ma potrebbe essere anche quello del dopoguerra che racconta Anna Maria Ortese. Impegnano oro, gioielli, oggetti che evocano ricordi. Che raccontano legami, relazioni problematiche, storie. Pongono questioni. L’impossibilità di spiegarsi il mondo con l’aiuto della ragione. Il rapporto difficile con l’invecchiare, con il mutamento imposto dal tempo. La relazione col divino, un divino tanto umano da essere ricreato da ciascuna a propria immagine e somiglianza. La doppia faccia della femminilità, ora angelica, ora feroce. La caducità dell’amore. Donne che cercano di scavalcarsi, litigano, si raccontano, riflettono sull’esistenza. Ridono sulle loro disgrazie, si interrogano sul senso del dolore che le circonda. Tra di loro ce n’è una che appare estranea al contesto, parla un’altra lingua, è un’intellettuale. Potrebbe essere Anna Maria Ortese. Il suo sguardo sulla realtà è meravigliato, spaventato, ma anche dolente. Ѐ circondata da un quartiere, o da una città, minacciosa e vitale, contraddittoria e feroce. Con cui cerca di entrare in relazione, di cui avverte tensione e pericolo. Da cui prova a difendersi, utilizzando gli strumenti a sua disposizione, la razionalità, la logica, la morale, ma ne vede il continuo fallimento”. (Alessandra Cutolo)

L’ufficio stampa, Sergio Marra

Orari: 11, 14 e 17 febbraio ore 21.00 | 13, 15 e 16 febbraio ore 18.00 | 12 febbraio riposo
Info: tel. 081.5524214 | www. www.teatrostabilenapoli.it
Biglietteria: tel. 081.5513396 | e-mail: biglietteria@ www.teatrostabilenapoli.it