Comunicato stampa

Dieci racconti tra il grottesco e il surreale compongono

la nuova raccolta di Manlio Santanelli intitolata Variazioni senza tema edita da Caracó

La presentazione venerdì 18 novembre alle 18.00 al Teatro San Ferdinando

modera Katia Ippaso giornalista, attrice e autrice

letture di Federica Aiello, Stefano Jotti e Fabio Cocifoglia 

Le opere dell’artista Carmine Luino che illustrano i dieci racconti della raccolta

saranno in mostra nel foyer del San Ferdinando dal 18 novembre al 6 gennaio  

 

Il ritorno in libreria dello scrittore e drammaturgo Manlio Santanelli è segnato da un’antologia dedicata alla luna e ai lunatici. La prefazione è stata scritta da Maria Teresa Chialant, i dieci racconti sono stati illustrati dall’artista Carmine Luino e le opere originali saranno in mostra al Teatro San Ferdinando dal 18 novembre fino al 6 gennaio.

Dieci racconti che convergono in dieci strade che partono da una “piazza della divaganza”. «Sono storie che raccontano una doppia realtà – spiega Santanelli – laddove i protagonisti nascondono o travestono aspetti della loro vita e del loro passato ricorrendo a storie fantastiche, che impediscono al lettore di riconoscere il confine tra realtà e fantasia». Ogni trama si trasforma in un viaggio di cui è certa la partenza ma non l’arrivo, che è sempre governata dall’imprevedibile, con uno stile personalissimo che coniuga scrittura teatrale e pura narrazione. «Già il titolo Variazioni senza tema – scrive Chialant – indica la propensione dell’autore al gioco linguistico, non fine a sè stesso ma come una sfida a frasi fatte e a espressioni idiomatiche consolidate, proponendone di nuove, nelle quali la seconda metà dell’enunciato contraddice quanto ci si aspetta dalla prima, così sfatando luoghi comuni e producendo un effetto di straniamento».

L’ironia e il gusto a giocare con la lingua divertono chi legge e nel contempo propongono riflessioni profonde sulle bizzarrie e le insensatezze dei comportamenti umani. 

La mostra “Dieci illustrazioni X Dieci racconti” curata da Carmine Luino è chiaro e scuro, pieno e vuoto, colore e buio. «Bellezza e forma, gli scritti di Santanelli – spiega Luino – sono per un illustratore una fonte inesauribile di invenzione. Onorato e divertito nell’interagire con una parola che, in questo caso, vale più di mille immagini». 

Caracò ha già pubblicato il testo di Santanelli, La Venere dei terremoti (2012). 

«Per noi, casa editrice con un pezzo di cuore a Napoli – commenta Alessandro Gallo – ritornare a pubblicare Santanelli significa stringere ancora le mani sulle nostre radici storiche, antropologiche e soprattutto culturali. Manlio per noi è stato e sarà ancora una bussola che ci ha permesso, come i personaggi di questa sua ultima opera, di farci giocare, riflettere, amare anche, le tante e troppe contraddizioni umane».

 

Variazioni senza tema di Manlio Santanelli, un’antologia dedicata alla luna e ai lunatici

Vi sono raccolte di racconti nelle quali gli elementi che le compongono hanno fra loro una sorta di familiarità: In questa raccolta intitolata Variazioni senza tema i racconti in essa contenuti non si conoscono per niente, e se si incontrano non si salutano. Ma c’è da sperare che vivendo assieme nello stesso volume, in futuro potranno stabilire fra loro una civile convivenza.                                                     

Manlio Santanelli