Con il debutto di Un paio di occhiali
il primo racconto de Il mare non bagna Napoli di Anna Maria Ortese
interpretato da Gaia Aprea con la regia di Luca De Fusco
al via il 15 gennaio al Ridotto del Teatro Mercadante di Napoli
il progetto in cinque capitoli scenici prodotto dallo Stabile partenopeo
condiviso con un gruppo di registi napoletani di nuova generazione

Prende il via al Ridotto del Teatro Mercadante di Napoli il progetto teatrale prodotto dallo Stabile della città, Il mare non bagna Napoli, dal libro omonimo di Anna Maria Ortese, a cura di Luca De Fusco. Un ciclo in cinque capitoli scenici tratti dai cinque racconti sulla Napoli del secondo dopoguerra della scrittrice romana scomparsa nel 1998, raccolti nel libro pubblicato per la prima volta da Einaudi nel 1953, vincitore del Premio Viareggio 1954.
Il progetto partirà martedì 15 gennaio alle 21.00 con la prima nazionale di Un paio di occhiali, il racconto di apertura del volume, interpretato da Gaia Aprea con la regia di Luca De Fusco, che resterà in scena nella sala al primo piano del Mercadante fino a domenica 20 gennaio. Uno spettacolo che continua l’indagine scenica perseguita in questi ultimi anni dal regista, di una linea volta alla “semplificazione” del segno teatrale, a favore di una essenzialità espressiva e formale della rappresentazione. “Il territorio del teatro – dichiara Luca De Fusco – subisce ormai tali e tante invasioni da dover creare una sua nuova specificità, lavorando per sottrazione. Questa ricerca trova una espressione naturale nel progetto Il mare non bagna Napoli e segnatamente nel racconto che ho tenuto per me: Un paio di occhiali. Con un racconto così bello, così lancinante e così eloquente, si può facilmente sottrarre”.
I costumi dello spettacolo sono di Zaira de Vincentiis, le luci di Gigi Saccomandi, le videoproiezioni di Alessandro Papa.
Il mare non bagna Napoli è l’affresco doloroso che la scrittrice restituì con sguardo lucido e impietoso, suscitando la violenta reazione degli intellettuali partenopei chiamati in causa nel capitolo conclusivo della raccolta, Il silenzio della ragione, rei, per la Ortese, della colpevole indifferenza ai mali e alle ferite della città. La traumatica accoglienza riservata al libro, incolpato di “antinapoletanità”, segnò il definitivo allontanamento della scrittrice da Napoli, la sua città “prescelta” e “amatissima”.
Con questo progetto il teatro affronta l’opera di Anna Maria Ortese in una declinazione di voci diverse per stili, sensibilità e approcci scenici, dal fronte del teatro napoletano di nuova generazione. Con il regista Luca De Fusco condividono il programma degli allestimenti, Paolo Coletta, per la regia “musicale” di Interno familiare; Alessandra Cutolo, per la regia “in diretta da” di Oro a Forcella; Antonella Monetti per la regia “visionaria” di La città involontaria; Linda Dalisi per la regia di “impatto civile” di Il silenzio della ragione.
Il ciclo di spettacoli andrà in scena al Ridotto del Mercadante secondo il seguente calendario: dal 15 al 20 gennaio Un paio di occhiali, di Luca De Fusco; dal 29 gennaio al 3 febbraio Interno familiare, di Paolo Coletta; dall’11 al 17 febbraio Oro a Forcella, di Alessandra Cutolo; dal 25 febbraio al 3 marzo La città involontaria, di Antonella Monetti; dall’11 al 17 marzo Il silenzio della ragione, di Linda Dalisi.

l’ufficio stampa, Sergio Marra

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