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A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI?

regia Luigi De Filippo

TEATRO MERCADANTE 17 Gennaio 2012   22 Gennaio 2012
date da definire

Luigi De Filippo in
A che servono questi quattrini?

commedia in due parti di Armando Curcio
riduzione Peppino De Filippo
regia Luigi De Filippo
scene Luigi Ferrigno
musiche Luigi De Filippo
con (in o. a.) Fabiana Russo, Stefania Ventura, Riccardo Feola, Paolo Pietrantonio, Gennaro Di Biase, Luigi De Filippo, Vincenzo De Luca,
Michele Sibilio, Stefania Aluzzi, Roberta Misticone, Marisa Carluccio
produzione I due della città del sole

A che servono questi quattrini? è una commedia di grande attualità. Andata in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i grandi fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino. Interpretata, questa volta, da Luigi De Filippo e la sua Compagnia di Teatro, racconta le vicende del marchese Eduardo Parascandoli che, diventato serenamente povero, da ricco che era, è un seguace accanito della filosofia stoica. Insegna il disprezzo per i beni materiali a Vincenzino Esposito, che

A che servono questi quattrini? è una commedia di grande attualità. Andata in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i grandi fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino. Interpretata, questa volta, da Luigi De Filippo e la sua Compagnia di Teatro, racconta le vicende del marchese Eduardo Parascandoli che, diventato serenamente povero, da ricco che era, è un seguace accanito della filosofia stoica. Insegna il disprezzo per i beni materiali a Vincenzino Esposito, che è il suo più fedele adepto. Eduardo Parascandoli fa credere a tutti, compreso l’ingenuo vincenzino, che quest’ultimo ha ereditato  una cospicua somma di danaro.  Il suo scopo, però, è dimostrare che i quattrini non servono a nulla, e che basta la fama della ricchezza per procurarsi crediti da tutti. Infatti, attraverso comiche situazioni, ci riesce ed anzi, dimostra che per guadagnare del danaro non occorre né lavorare, né disporre di capitali, ma basta essere furbi. Con la sua comicità ironica ed amara, Luigi De Filippo, considerato fra i più autorevoli rappresentanti del teatro di grande tradizione napoletana, è l’interprete ideale per questa famosa commedia che ancor oggi diverte e fa riflettere.