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L’ARROBBAFUMU

scritto e diretto da Francesco Suriano

RIDOTTO DEL MERCADANTE 30 Ottobre 2006   5 Novembre 2006
date da definire

Ospitalità

30 ottobre – 5 novembre 2006 | Sala Ridotto

Associazione culturale teatri del sud
L’Arrobbafumu
scritto e diretto da Francesco Suriano
con Peppino Mazzotta
musiche dal vivo Mirko Onofrio
interventi pittorici Giacomo Montanaro
costumi Metella Raboni
foto Tommaso Lepera

Ultimo testo della trilogia di Roccu, L’Arrobbafumu racconta un fatto storico avvenuto a Palmi nell’agosto del 1925 e passato alla cronaca come “i fatti della Varia”.
Lo sfondo è quello della dittatura fascista che nella provincia di Reggio Calabria si percepisce ancora in forma attutita. L’ultima domenica di agosto si festeggia a Palmi la Madonna della Lettera. Il momento culminante dei festeggiamenti è rappresentato dalla processione della Varia, una grossa costruzione piramidale trasportata a spalla da più di 100 devoti, decorata con simboli pagani e cristiani, sulla cui cima viene posta una bambina, detta animella, immagine e testimonianza di purezza. Quell’anno durante i preparativi dei festeggiamenti si creano due fronti contrapposti, portatori di cortocircuito: la maggior parte della cittadinanza, insieme alla sinistra e alla chiesa, vuole che la banda musicale che accompagna la festa suoni, come sempre, la musica religiosa, mentre i fascisti vogliono che la banda esegua l’inno Giovinezza. Durante la festa, la sera, nascono tumulti di piazza e muore Rocco, martire fascista. Dopo tre anni, si conclude a Roma il processo politico del Tribunale Speciale dello Stato chiamato a giudicare 33 uomini accusati di attentato allo Stato fascista, che secondo l’accusa facevano parte di un progetto di sovversione che, partendo da Palmi, intendeva propagarsi in tutta Italia. In seguito alla condanna, muore in circostanze misteriose nel carcere di Santo Stefano, un altro Rocco, iscritto al partito comunista. E’ una storia che ha segnato il Sud e percorre involontariamente, anche grazie all’intervento di protagonisti nazionali, i punti nodali del nostro paese: la credenza religiosa, il fascismo, la sinistra. Ancora una volta la Calabria è al centro di un’indagine che, partendo dal racconto di microcosmi, si relaziona alla storia nazionale dello scorso secolo, cogliendone tutte le implicazioni politiche, sociali e culturali.