Luca Lazzareschi interpreta uno dei più affascinanti e misteriosi personaggi della mitologia greca, Prometeo, un ribelle incapace di accettare l’ordine imposto da Zeus e dai nuovi dei, che pretendono di piegare ogni cosa alla loro volontà.
“Senza farne attualizzazioni poco interessanti o cercarne una ricostruzione filologica”, spiega Massimo Luconi in una sua nota, “la vicenda di Prometeo può toccare corde molto sensibili per il pubblico di oggi e, pur con un inevitabile valore didascalico, la sua dolorosa e nobile immagine di ribelle, di uomo in rivolta, è carica di pathos senza tempo, di rimandi a momenti drammatici della nostra storia.
Occuparsi di Prometeo vuol dire compiere un viaggio alla ricerca del mito che ci appartiene come popoli del mediterraneo, che è dentro di noi e che portiamo addosso sedimentato da secoli di storia anche tragica. Gli attori diventano testimoni che raccontano con un doppio livello di narrazione (teatrale e emotivo) un dramma che appartiene ai canoni del teatro antico e moderno, e nello stesso tempo sono profondamente implicati nei personaggi che interpretano, guardando a questa opera straordinaria dell’antichità con l’attualità dello sguardo critico di uomini moderni e assumendone l’energia e il fascino primordiale”.