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TARTUFO

di Molière, regia Jean Bellorini

TEATRO MERCADANTE 22 Aprile 2020   3 Maggio 2020
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 17.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 19.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 18.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 17.00 e
Teatro Mercadante, 1 Gennaio ore 17.00 e
Teatro Mercadante, 5 Gennaio ore 21.00 e
Teatro Mercadante, 5 Febbraio ore 19.00 e
Teatro Mercadante, 5 Marzo ore 18.00 e
22/04/2020 ore 21.00
23/04/2020 ore 17.00
24/04/2020 ore 21.00
25/04/2020 ore 19.00
26/04/2020 ore 18.00
28/04/2020 ore 21.00
29/04/2020 ore 17.00
30/04/2020 ore 17.00
01/05/2020 ore 21.00
02/05/2020 ore 19.00
03/05/2020 ore 18.00

TARTUFO
di Molière
regia, scene e luci Jean Bellorini
con Gigio Alberti, Federico Vanni, Teresa Saponangelo, Betti Pedrazzi, Ruggero Dondi, Daria D’Antonio, Angela De Matteo, Francesca De Nicolais, Jules Garreau, Luca Iervolino, Giampiero Schiano
costumi Macha Makeïeff 
collaboratore artistico Mathieu Coblentz
suono Sébastien Trouvé
assistente disegno luci Luc Muscillo
assistente alle scene Francesco Esposito
assistente ai costumi Anna Verde

produzione Teatro Stabile Napoli – Teatro Nazionale, Centre Dramatique National De Saint-Denis, Paris

Commedia di Moliére rappresentata per la prima volta nel 1664. Satira dell’ipocrisia imperniata sulle vicende di un falso devoto, Tartufo, che, visto in chiesa intento ad atti di devozione da Orgone, viene da questo ospitato in casa come direttore spirituale. Qui Tartufo non esita a usare sottili inganni fino a turbare l’ordine e la serenità della famiglia, spingendosi persino a insidiare la seconda moglie, giovane e bella, del suo benefattore. Smascherato, finisce in prigione per avere anche tentato di rovinare politicamente Orgone con false accuse. La commedia per la profonda critica di costume, la vivissima pittura dei caratteri e i duri attacchi al bigottismo venne combattuta dai clericali ed esaltata dai libertini. La messa in scena è di Jean Bellorini, giovane drammaturgo e regista francese. Premiato con il Molière nel 2014 per The Good Person of Szechwan di Bertolt Brecht, Jean Bellorini è direttore del Théâtre Gérard Philippe a Saint-Denis, dove difende la sua idea di fare del teatro un’utilità pubblica “essenziale come l’acqua corrente e l’elettricità”.

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