drammaturgia e regia Fabrice Murgia

con Jeanne Dandoy, Olivia Carrère, Kabila, François Sauveur
una produzione Théâtre National (Bruxelles), Odéon – Théâtre de l’Europe (Paris), Teatro Stabile di Napoli, Teatrul National Radu Stanca (Sibiu)

PRIMA ITALIANA
Paese Belgio
Lingua francese con sottotitoli in italiano
Luogo Teatro Mercadante
Date 12 giugno (ore 20.00), 13 giugno (ore 18)
Durata 1h e 15min

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“Uno spettacolo dedicato agli immigrati che numerosi sbarcano sulle coste italiane, dopo lunghi viaggi della speranza. Alle loro drammatiche storie. La Comunità Europea era stata immaginata e concepita come un progetto di apertura sul mondo, alla base un’idea di progresso per lo sviluppo del territorio e il benessere dei suoi abitanti. Oggi invece si chiude in sé stessa, alza muri, si trasforma in una fortezza impossibile da attraversare a meno che non si appartenga ad un paese ricco. Quanti emigranti restano imprigionati nelle carceri a cielo aperto della Libia prima di arrivare nel nostro continente? Quanti muoiono su imbarcazioni precarie attraversando il Mediterraneo? E quando raggiungono le coste italiane, il calvario di questi uomini e donne non è comunque finito”.
Per scrivere il suo nuovo spettacolo Fabrice Murgia, che conferma l’originalità del suo talento scoperto con Le chagrin des ogres, va in Africa per capire l’Europa vista da lontano. Incontra gli emigranti, si arricchisce dei loro sogni, delle loro delusioni, dei loro racconti: dando vita a un lavoro importante quanto i precedenti.
L’allestimento dello spettacolo rientra nell’ambito del progetto europeo denominato Città in scena / Cities on stage che vede coinvolti il Teatro Stabile di Napoli, il Teatro Nazionale della Comunità Francese del Belgio (Bruxelles), l’Odéon-Teatro d’Europa (Parigi), il Teatro Nazionale Radu Stanca (Sibiu, Romania), il Teatro de La Abadia (Madrid), il Folkteatern (Goteborg, Svezia).
Il progetto si propone di indagare l’identità europea contemporanea; di incrementare lo scambio di saperi e di pratiche tra i partner dell’iniziativa, moltiplicando e approfondendo gli scambi di esperienze e di talenti in tutti i settori delle arti sceniche, da quelli artistici e tecnici a quelli organizzativi; di promuovere coproduzioni di opere teatrali originali; di sviluppare nel pubblico – con maggiore attenzione nei confronti degli spettatori giovani – uno spirito di apertura e curiosità verso le diverse realtà e sensibilità che compongono il panorama culturale europeo; di approfondire la conoscenza che i cittadini europei hanno dei loro vicini, sensibilizzandoli alle nuove sfide che si impongono alla loro comunità; di supportare i valori di rispetto, solidarietà e cooperazione; di promuovere l’alterità e la diversità come valore costitutivo del carattere europeo.